Andamento della borsa elettrica e del gas metano (30/09/23)

Dopo l’aumento eccezionale dei prezzi dell’energia registrata nel 2022, c’è stata una forte discesa delle quotazioni quest’anno; di seguito il report aggiornato a fine settembre e le previsioni al 31.12.2023:

Le ragioni di questa diminuzione dei prezzi si possono riassumere nei seguenti fattori:

  • Non si è verificata la temuta mancanza di gas metano a seguito della drastica riduzione dell’import dalla Russia (- 85% nel primo semestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2021); in effetti sono aumentate le importazioni da altri paesiin particolare dall’Algeria che hanno di fatto sostituito il gas russo; inoltre è aumentata l’importazione di GNL (Gas Naturale Liquefatto che arriva via nave) potenziando i 3 rigassificatori attivi (Livorno, Rovigo e Panigaglia) e creandone uno nuovo a Piombino.
  • Stoccaggi di gas a livello record: 96% a settembre, superando l’obbiettivo fissato dall’unione europea del 90%. Anche Francia, Germania e Spagna hanno raggiunto livelli di stoccaggio simili a quelli italiani.
  • Contrazione dei consumi di energia (- 15% rispetto allo scorso anno) per il rallentamento dell’economia italiana ed europea e anche grazie alle temperature invernali più miti.
  • Forte incremento delle energie rinnovabili; in particolare il fotovoltaico che è cresciuto, nei primi 7 mesi dell’anno, di più 113% rispetto al 2022.

In questa congiuntura ribassista delle quotazioni di energia elettrica e gas, molti fornitori stanno proponendo prezzi fissi che sono quasi il doppio degli attuali prezzi di mercato, paventando futuri aumenti che, come spiegato, non hanno ragione di esistere.

Suggeriamo, pertanto, per i prossimi 6/8 mesi, la scelta del prezzo variabile dell’energia, legato agli indici PUN della Borsa Elettrica e PSV per il Gas metano, selezionando offerte e fornitori che propongono uno spread basso e la possibilità di passare al prezzo fisso, in corso di fornitura.

Previsione a breve: prevediamo, per i prossimi 4/5 mesi, un rialzo contenuto del PUN medio per l’aumento stagionale della domanda di energia per riscaldamento; l’indice salirà di circa il 20%, posizionandosi tra i 0,130 e 0,140 euro a kWh, stessa considerazione per il gas, il cui indice PSV, dovrebbe attestarsi tra 0,40 e 0,45 euro a metro cubo.

Previsioni al medio termine: già nel secondo trimestre del 2024 la media dell’indice PUN dovrebbe tornare a scendere sotto 0,100 €/kWh e l’indice PSV sotto 0,35 €/metro cubo. Nel secondo semestre 2024 la discesa dei prezzi dovrebbe accentuarsi e molto probabilmente saranno proposte offerte, da tutti i fornitori, con prezzi fissi più aderenti all’andamento del mercato.

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Andamento della borsa elettrica e del gas metano (30/09/23)