Nella bolletta elettrica è indicata la potenza contrattuale impegnata, espressa in kW; a questa viene aggiunto un margine del 10%, che determina la potenza massima disponibile prima che il contatore “scatti”. Scegliere la potenza contatore giusta è fondamentale per evitare interruzioni di corrente e per ottimizzare i costi in bolletta.
Potenza Contatore per la Casa: Quali kW Scegliere?
Per le abitazioni, la potenza impegnata standard è di 3 kW, che corrisponde a una disponibilità effettiva di 3,3 kW. Tuttavia, se si utilizzano più elettrodomestici ad alto consumo contemporaneamente, questa potenza può non essere sufficiente.
Ecco i kW consigliati in base al tuo stile di vita e agli elettrodomestici presenti:
- 3 kW: Ideale se si utilizzano pochi elettrodomestici e il riscaldamento non è elettrico. È la scelta standard per appartamenti piccoli o dove l’uso di apparecchi è sempre scaglionato.
- 4,5 kW: Consigliati se, oltre agli elettrodomestici base (frigorifero, lavatrice, forno), si utilizzano regolarmente un condizionatore (o più di uno), un congelatore aggiuntivo o uno scaldabagno elettrico.
- 6 kW: Necessari in presenza di piani cottura a induzione, pompe di calore, sistemi di riscaldamento elettrico o colonnine di ricarica per auto elettriche.
I Costi per l’Aumento di Potenza Domestica (per ogni kW)
Adeguare la potenza del tuo contatore non è un’operazione complessa, ma comporta dei costi una tantum.
Per ogni kW aggiuntivo richiesto, il costo è composto da:
- Un contributo fisso per il distributore (circa 61,26 € fino a 6 kW, e 77,49 € per potenze superiori).
- Un contributo amministrativo al fornitore (circa 25–30 €).
È importante valutare attentamente se l’aumento dei costi fissi annuali (legati alla maggior potenza impegnata) è giustificato dal tuo effettivo fabbisogno.
Potenza Contatore per l’Azienda: Come Calcolare i Reali Fabbisogni
Scegliere la potenza contatore in ambito aziendale richiede un’analisi ancora più dettagliata dei consumi, anche in prospettiva futura di crescita o di nuovi macchinari.
- Aziende Manifatturiere: Il principale assorbimento deriva dalla forza motrice, ovvero dalla somma dei motori dei macchinari utilizzati contemporaneamente.
- Uffici e Aziende di Servizi: I consumi si concentrano principalmente su climatizzazione (condizionatori, server) e illuminazione.
L’analisi delle bollette precedenti permette di individuare il picco di potenza mensile raggiunto. Questo dato è cruciale per capire se la potenza impegnata è sufficiente o se si stanno pagando penali per aver superato il limite contrattuale.
Differenza di Costo: Potenze Fisse (fino a 16,5 kW) e Variabili
Esiste una netta differenza nelle modalità di fatturazione in base alla potenza:
- Fino a 16,5 kW di potenza impegnata, il costo è fisso e indipendente dal picco di potenza effettivamente raggiunto nel mese (entro il margine di tolleranza).
- Oltre i 16,5 kW, invece, l’azienda inizia a pagare un importo che dipende dal picco di potenza effettivamente raggiunto nel mese. Questo rende la gestione dei consumi ancora più critica.
Non Farti più “Saltare” la Corrente: Ottimizza la Tua Scelta
Sia che tu sia un privato che vuole utilizzare il condizionatore senza problemi, sia un’azienda che deve garantire la continuità operativa dei macchinari, la corretta scelta della potenza è una leva fondamentale per l’efficienza energetica.
AS Energy Consulting assiste aziende e privati nella scelta della potenza più adatta, in linea con i reali consumi e le esigenze operative. Contattaci per ottimizzare costi e prestazioni e assicurarti che il tuo contatore non salti più.